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Scuola Primaria Vittorio Veneto CalciCarnevale 2023Breve storia del Carnevale di Calci gentilmente concessa dal maestro Ferruccio Bertolini.
Il Carnevale a Calci è una tradizione nata nel 1929, dopo una famosa burla fatta ai danni dei calcesani da un finto militare che si faceva chiamare Pietro Merli. Questo Merli, comparso a Calci nell'agosto 1928, aveva detto che a Calci sarebbe arrivato da Montelupo un Generale a capo di un reggimento di soldati, in tutto 28 ufficiali e 700 uomini. Fu così che per tre giorni mangiò "a ufo e a sbafo" da tutti: macellerie, forni, ristoranti, vinerie promettendo a tutti grandi guadagni per diversi mesi. Giunto il giorno previsto dell'arrivo del reggimento, il Merli si fece fare barba e capelli, andò incontro all'esercito facendosi dare una bicicletta ed una pistola e sparì. Il comitato di accoglienza, con tanto di Sindaco e Filarmonica Verdi, lo aspettò in piazza invano. Tutti capirono la tremenda burla e la delusione fu tanta. Fu così che i giovani calcesani a ricordo di tale scherzo, organizzarono ogni anno dal 1929 al 1933 il Carnevale calcesano con tanto di carri rionali che sfilavano da Certosa alla Pieve. La maschera ufficiale fu il “Merlo” un simpatico uccellino con un berretto da militare. Il Carnevale finì con la seconda guerra mondiale. Nel 1946 alcuni giovani di Calci fecero rinascere il Carnevale. La canzonetta ufficiale fu scritta nel 1947, ma purtroppo il Carnevale cessò di esistere dopo pochi anni. Nel 1971 nacque il Carnevale della Gabella che visse il suo periodo d'oro negli anni ottanta con ospiti i grandi protagonisti della tv italiana. Il Carnevale finì di esistere nel 2003. Dal 2016 il Carnevale è rinato.
Gli alunni di tutte le classi hanno realizzato queste maschere per partecipare all'iniziativa promossa dal comitato del Carnevale di Calci
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Breve storia del Carnevale di Calci gentilmente concessa dal maestro Ferruccio Bertolini.
Il Carnevale a Calci è una tradizione nata nel 1929, dopo una famosa burla fatta ai danni dei calcesani da un finto militare che si faceva chiamare Pietro Merli. Questo Merli, comparso a Calci nell'agosto 1928, aveva detto che a Calci sarebbe arrivato da Montelupo un Generale a capo di un reggimento di soldati, in tutto 28 ufficiali e 700 uomini. Fu così che per tre giorni mangiò "a ufo e a sbafo" da tutti: macellerie, forni, ristoranti, vinerie promettendo a tutti grandi guadagni per diversi mesi. Giunto il giorno previsto dell'arrivo del reggimento, il Merli si fece fare barba e capelli, andò incontro all'esercito facendosi dare una bicicletta ed una pistola e sparì. Il comitato di accoglienza, con tanto di Sindaco e Filarmonica Verdi, lo aspettò in piazza invano. Tutti capirono la tremenda burla e la delusione fu tanta. Fu così che i giovani calcesani a ricordo di tale scherzo, organizzarono ogni anno dal 1929 al 1933 il Carnevale calcesano con tanto di carri rionali che sfilavano da Certosa alla Pieve. La maschera ufficiale fu il “Merlo” un simpatico uccellino con un berretto da militare. Il Carnevale finì con la seconda guerra mondiale. Nel 1946 alcuni giovani di Calci fecero rinascere il Carnevale. La canzonetta ufficiale fu scritta nel 1947, ma purtroppo il Carnevale cessò di esistere dopo pochi anni. Nel 1971 nacque il Carnevale della Gabella che visse il suo periodo d'oro negli anni ottanta con ospiti i grandi protagonisti della tv italiana. Il Carnevale finì di esistere nel 2003. Dal 2016 il Carnevale è rinato.
Gli alunni di tutte le classi hanno realizzato queste maschere per partecipare all'iniziativa promossa dal comitato del Carnevale di Calci
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